domenica 22 aprile 2018

Primi bagni, primi divieti

Genova - Primo caldo, primi bagni, corsa alle acque fresche e pulite, al baretto giusto, alla spiaggia con i bambini e gli amici, alla prima tintarella. E primi divieti di balneazione.

Succede a Pieve Ligure, a Sturla e sul lungomare di Pegli dopo il rilevamento da parte di Arpal di alcuni valori fuori norma. In alcuni casi si tratta di problemi cronici, come a Sturla Est dove il municipio ha allo studio «un piano per avere acque più pulite - spiega l’assessore Federico Bogliolo - che però non sarà immediatamente risolutivo». O come a Pegli, dove il presidente del municipio Claudio Chiarotti è consapevole che «a fronte del recupero di altri tratti di mare balneabile grazie al depuratore, la zona dove sfocia il torrente Reggello, resta un problema da risolvere». Dovrebbe essere a tempo determinato, invece, la situazione della zona Torre di Pieve Ligure: la costa sotto al cavalcavia della Ferrovia, dove la mareggiata di gennaio ha danneggiato le condutture delle fogne a cui il Comune sta mettendo mano. «I lavori sono stati rallentati dal mare grosso ma stanno operando sia i gestori della rete sia è stato aperto il cantiere per collegarci al depuratore di Recco - dice il sindaco, Adolfo Olcese - contiamo di riaprire la spiaggia entro la fine del mese di maggio. Che i valori dei batteri siano fuori dalla norma è perfettamente normale in relazione al guasto che stiamo riparando».


In tutti i casi, le dichiarazioni di non conformità registrate dall’Arpal hanno determinato (se non confermato) i divieti di balneazione. Le percentuali di batteri fecali presenti nelle acque, devono ancora essere determinati con precisione. «Stiamo analizzando i campioni - conferma il portavoce di Arpal, Federico Grasso - al momento sappiamo solo che le concentrazioni nell’acqua superano i valori consentiti dalla legge: 500 Mpn (Most probable number) su 100 millilitri per l’escherichia coli e di 100 Ufc (unità formanti colonie) per 100 ml, per quanto riguarda gli enterococchi».

Tre spicchi di mare interdetti ai bagni non hanno comunque fermato le migliaia di genovesi che ieri hanno affollato stabilimenti balneari, spiagge libere, litorali e scogli lungo la costa della città, da Nervi a Voltri. Chi più attrezzato da spiaggia chi meno, i genovesi non si sono fatti trovare impreparati per godersi l’anticipo di estate, anche a costo di improvvisare il primo bagno dell’anno in pantaloncini e maglietta.

fonte: Il Secolo XIX

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